Cochrane Q&A

I divieti di fumare vigenti in determinate istituzioni aiutano a smettere di fumare? 

Riposta​

I divieti di fumare hanno un effetto sulla riduzione del tasso di tabagismo negli ospedali e nelle università. Le prove scientifiche suggeriscono ugualmente una riduzione del numero di decessi e di esposizione al tabagismo passivo nelle prigioni.

Qualità delle prove

Le prove scientifiche sono state giudicate di bassa qualità. Le prove scientifiche si basano su 11 studi con il coinvolgimento complessivo di 12485 partecipanti (aggiornate a giugno 2015). Sono necessari studi più robusti per poter giungere a conclusioni effettive.

Contesto​

Questa revisione Cochran valuta se l’introduzione del divieto di fumare nel regolamento interno di ospedali, università o prigioni riduce l’esposizione al fumo passivo e aiuta i fumatori a smettere di fumare. Da quando é entrato in vigore il divieto di fumare nei luoghi pubblici in alcuni Paesi, si assiste ad un calo del tabagismo passivo (esposizione al fumo di sigaretta di altri fumatori) e ad un miglioramento della salute sia dei fumatori che dei non-fumatori. Poiché il tabagismo passivo é suscettibile di aumentare il rischio di malattia e decesso, molti organismi internazionali della sanità raccomandano la messa in atto di metodi per ridurre l’esposizione al fumo del tabacco e al fumo passivo, ricorrendo anche ai divieti di fumare. Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia dei servizi di aiuto alla disassuefazione dal fumo proposti sul posto di lavoro, sia che si tratti di fornitura di sostituti alla nicotina o counseling (insieme di pratiche diverse che consistono a orientare, aiutare, informare, trattare) per aiutare i fumatori a smettere di fumare. Non sappiamo tuttavia se i regolamenti che vietano di fumare nelle istituzioni sono efficaci. Certamente é vietato fumare in numerosi luoghi pubblici, ma non in tutti. In particolare, é consentito fumare nelle prigioni, nelle università et in alcuni ospedali e cliniche.

Link Cochrane​

Le revisioni sistematiche sono una metodologia che prevede la ricerca, la selezione e la compilazione dei risultati degli studi clinici esistenti al fine di valutarne il livello di evidenza e l’affidabilità.

Crédit photo: Kasia on Pixabay